Codice etico
OBIETTIVI DELLA RIVISTA
1. La Rivista Il Diritto degli affari, inclusa nell’elenco delle riviste scientifiche tenuto dall’ANVUR, si propone di raccogliere scritti, saggi, materiali e strumenti sulla regolazione giuridica della realtà economica contemporanea attraverso la documentazione e l’approfondimento delle fonti più diverse nella loro evoluzione.
POLITICA OPEN ACCESS
2. La Rivista dichiara di aderire alla politica Open Access, rendendo disponibili i contributi degli Autori immediatamente a chiunque su internet, senza necessità di registrazione al sito web della Rivista e senza periodo d’embargo.
PROCEDURA DI INVIO DEGLI ARTICOLI
3. I contributi possono essere sottoposti dagli autori alla Rivista tramite email da inviare al Direttore responsabile all’indirizzo ildirittodegliaffari@gmail.com
4. La valutazione, il processo di revisione e la pubblicazione dei contributi sono gratuiti.
DOVERI DELL’EDITORE
5. L’Editore fornisce alla Rivista risorse adeguate nonché la guida di esperti (p.e. per la consulenza grafica, legale ecc.), così da svolgere il proprio ruolo in modo professionale e accrescere la qualità del periodico.
6. L’Editore si preoccupa di perfezionare un contratto che definisca il suo rapporto con il proprietario della Rivista. Il rapporto tra il Direttore e gli organi della Rivista e l’Editore deve basarsi saldamente sul principio di indipendenza editoriale.
ORGANI DELLA RIVISTA
7. Sono organi della Rivista il Direttore responsabile, il Comitato di Direzione, il Capo Redattore, il Comitato di Redazione e il Comitato Scientifico.
8. Gli Organi della Rivista sono supportati dalla Segreteria, con funzioni segretariali e di editing.
DOVERI DEL DIRETTORE RESPONSABILE, DEL COMITATO DI DIREZIONE E DEL REDATTORE CAPO
9. Il Direttore responsabile è responsabile della decisione di pubblicare o meno i contributi proposti dagli autori.
10. Il Direttore responsabile, i membri del Comitato di Direzione o il Capo Redattore valutano preliminarmente i contributi proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto scientifico.
11. La decisione di accettare o rifiutare un contributo per la pubblicazione è basata esclusivamente sull’importanza, sull’originalità e sulla chiarezza del testo e sulla attinenza agli interessi ed alle tematiche della Rivista.
12. In ogni caso, il Direttore Responsabile, i membri del Comitato di Direzione e il Redattore Capo sono tenuti al dovere di riservatezza sulle valutazioni e i giudizi espressi in merito agli articoli sottoposti alla Rivista. In ogni caso, la valutazione se pubblicare o meno un articolo è condotta senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori.
13. Se un membro degli organi della Rivista rileva segnalazioni in merito a errori o imprecisioni, ne darà tempestiva comunicazione all’Autore ed al Direttore responsabile, che adotterà le azioni necessarie e, ove opportuno, saranno pubblicate le opportune modifiche e correzioni, delle quali sarà dato conto nel successivo fascicolo in uscita o, nei casi più gravi, sarà disposto il ritiro della pubblicazione, del quale viene dato conto nel fascicolo successivo in uscita e sul sito, con rimozione dell’articolo dagli Archivi della Rivista.
COMITATO DI REDAZIONE
14. Il Comitato di Redazione contribuisce all'attività editoriale della Rivista, in particolare individuando decisioni giurisprudenziali meritevoli di segnalazione nella Sezione Giurisprudenza – Osservatorio e possono essere coinvolti nella procedura di gestione dei conflitti di interessi secondo quanto previsto dal successivo punto 52.
COMITATO SCIENTIFICO
15. Il Comitato Scientifico è costituito da studiosi italiani o stranieri di riconosciuta competenza, dietro approvazione da parte del Comitato di Direzione, con funzioni di garanzia del prestigio della Rivista.
PROCEDIMENTO DI REFERAGGIO
16. Il procedimento di revisione è improntato al modello double blind peer review e si ispira ai criteri di trasparenza, autonomia dei revisori e assenza di conflitti di interesse.
17. Gli studiosi e gli esperti che abbiano dato la disponibilità a svolgere attività di referaggio, previa verifica delle loro competenze da parte del Direttore Responsabile e del Comitato di Direzione, sono inseriti nel Comitato per la Valutazione Scientifica, il quale non costituisce organo della Rivista, ma rappresenta l’elenco nel quale vengono individuati, a rotazione e in base alle rispettive competenze, i Revisori.
18. L’elenco dei Revisori è reso pubblico sul sito web della Rivista e in ciascun fascicolo per consentire la verifica dei criteri di scelta dei revisori e garantire trasparenza al processo.
19. La disponibilità ad effettuare il procedimento di referaggio comporta l'implicita accettazione del presente Codice Etico e dei doveri da esso previsti per il Revisore.
20. Il Direttore responsabile sottoporrà in forma anonima le proposte di pubblicazione, che abbiano superato un preventivo vaglio dello stesso Direttore responsabile, del Comitato di Direzione o del Redattore Capo, a due revisori, che rimarranno a loro volta anonimi.
21. Il procedimento di referaggio deve essere condotto in modo oggettivo.
22. I Revisori potranno dare parere favorevole alla pubblicazione; dare parere contrario alla pubblicazione; subordinare il parere favorevole al recepimento di suggerimenti, volti al miglioramento della pubblicazione.
23. Entro 15 giorni dalla richiesta di disponibilità al referaggio, i Revisori invieranno tramite email la scheda di revisione compilata al Direttore responsabile, che provvederà a conservala, oppure informeranno tempestivamente se non si sentano adeguati al compito proposto o se sappiano di non potere procedere alla lettura dei lavori nei tempi richiesti, in modo da permettere l’individuazione di altro Revisore.
24. Nel caso il parere del Revisore non sia espresso nei termini assegnati, il Direttore responsabile potrà sostituire il Revisore.
25. I pareri e gli eventuali suggerimenti di modifica dei Revisori saranno comunicati tramite email all’Autore, garantendo l’anonimato dei Revisori. Qualora l’Autore decida di conformarsi ai suggerimenti di modifica proposti dai revisori, reinverà il contributo modificato al Direttore responsabile, il quale, se del caso coadiuvato dal Comitato di Direzione o dal Redattore Capo, valuterà se sottoporlo nuovamente a referaggio o avviarlo alla pubblicazione.
26. In caso di parere contrario alla pubblicazione anche di uno solo dei Revisori lo scritto proposto per la pubblicazione non verrà pubblicato.
27. L’accettazione definitiva delle proposte di pubblicazione è subordinata al parere conclusivo del Direttore responsabile.
28. Nel caso il Direttore responsabile sia l’autore del contributo, la scelta e l’invio ai revisori e il parere conclusivo sulla pubblicazione spetteranno al Comitato di Direzione.
29. Ogni testo assegnato in lettura al Revisore deve essere considerato riservato.
PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE CONTROVERSIE CONCERNENTI LA PUBBLICABILITA’ DEL CONTRIBUTO
30. Eventuali controversie aventi ad oggetto l’applicazione delle procedure di referaggio e/o l’esito delle decisioni concernenti la valutazione preliminare e/o il referaggio sono discusse dal Direttore responsabile con i diretti interessati.
DOVERI DEGLI AUTORI
31. L’Autore non dovrebbe pubblicare contributi che descrivono la stessa ricerca in più di una rivista e non dovrebbe proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una rivista.
32. La paternità dell’opera deve essere correttamente attribuita e devono essere indicati come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all’ideazione, all’organizzazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca che è alla base dell’articolo. Nel caso di contributi scritti a più mani, l'autore che invia il testo alla Rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell'articolo e il loro consenso scritto alla pubblicazione sulla Rivista.
33. Gli autori devono dichiarare che non sussistono conflitti di interessi che potrebbero aver influenzato i risultati conseguiti o le interpretazioni proposte e sono inoltre tenuti a segnalare alla Rivista gli eventuali enti finanziatori della ricerca e/o del progetto dal quale scaturisce il contributo che possano averne influenzato il contenuto.
34. Le ricerche devono essere condotte secondo le norme etiche previste dalla dichiarazione di Helsinki.
MODALITÀ DI GESTIONE DELLE PRATICHE CONTRARIE ALL’INTEGRITÀ SCIENTIFICA E POLITICHE DI SUPERVISIONE DEGLI ASPETTI ETICI DELLE PRATICHE DI RICERCA
35. Tra le principali pratiche contrarie all’integrità scientifica vi sono la fabbricazione e la falsificazione dei dati di ricerca, il plagio, la riproduzione da lavori già editi senza virgolettato e/o menzione della fonte.
36. Condotte scorrette e violazioni della buona pratica nella ricerca sono da considerarsi violazioni del Codice Etico della Rivista.
37. Chiunque, interno o esterno agli organi della Rivista, ravvisi la sussistenza di comportamenti scorretti nell’attività di ricerca di cui si sarebbe reso responsabile un membro degli organi editoriali, un Autore o Revisore o, comunque, un soggetto che, a qualsiasi titolo, collabora con la Rivista, è invitato a segnalare le circostanze di fatto, corredate da opportuni riscontri, all’attenzione del Comitato di Direzione tramite email all’indirizzo ildirittodegliaffari@gmail.com e/o all’indirizzo dell’Editore info@e-p-a-p.com.
38. Il Comitato di Direzione svolge un’istruttoria preliminare circa il comportamento scorretto, attuando i seguenti adempimenti, sentito l’interessato, e qualora ritenga il comportamento scorretto potrà disporre in qualunque fase la non pubblicazione del contributo. Qualora venga accerta dopo la pubblicazione la ricorrenza di pratiche contrarie all’integrità scientifica, l’articolo sarà ritirato, dandone conto nel fascicolo in uscita immediatamente successivo e sul sito, con rimozione dell’articolo dagli archivi della Rivista.
39. Ne viene altresì data segnalazione all’autore od agli autori eventualmente lesi dalle suddette pratiche quanto accertato, perché possano assumere tutte le determinazioni a tutela dei loro interessi.
40. Il Comitato di Direzione supervisiona e garantisce gli aspetti etici delle pratiche di ricerca. La rivista promuove e diffonde le buone pratiche di ricerca nel rispetto dei principi di solidarietà, di uguaglianza e non discriminazione, di promozione della cultura e della libertà della ricerca intellettuale garanti dalla Costituzione.
PROCEDURE PREVISTE PER CONSENTIRE LA PUBBLICITÀ DEL DIBATTITO SUCCESSIVO
41. La Rivista favorisce le iniziative di creazione, valorizzazione e istituzionalizzazione di dibattito successivo alla pubblicazione dei contributi su Rivista.
42. Tutti gli organi editoriali della Rivista sono attivamente impegnati nello stimolare la produzione di lettere all’Editore e/o al Direttore responsabile e l’invio di contributi ulteriori.
43. La pubblicazione di lettere alla Rivista e l’invio di altri contributi relativi ad una pubblicazione avviene senza alcun costo in apposita sezione del sito web della Rivista.
PROCEDURE PREVISTE PER LA GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSI
44. Un conflitto di interessi si configura quando ricorrono condizioni che, rispetto alle pratiche di gestione della Rivista, appaiano idonee a incidere sull’imparzialità e sull’autonomia dei soggetti coinvolti a vario titolo nei processi decisionali della Rivista, a partire dal processo di valutazione dei manoscritti presentati e di pubblicazione.
45. Un conflitto d’interessi può sussistere quando un membro degli Organi della Rivista, un Autore oppure un Revisore abbiano rapporti personali o economici che possono influenzare in modo inappropriato il loro comportamento, in termini di giudizio, di pressioni o di valutazioni. Questo conflitto può esistere anche se il soggetto ritiene che tali rapporti non lo influenzino.
46. L’Autore non deve avere conflitti d’interesse che potrebbero aver condizionato i risultati conseguiti, le tesi sostenute o le interpretazioni proposte. L’Autore deve inoltre indicare gli eventuali finanziatori della ricerca o del progetto da cui deriva l’articolo.
47. I Revisori sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali emerga un conflitto di interessi dovuto a precedenti/specifici rapporti di collaborazione o concorrenza con l’Autore (di per sé ignoto, ma comunque individuato per deduzione) e/o a connessioni con gli Autori, gli enti o le istituzioni collegate al manoscritto. In caso emerga un conflitto di interesse di un Revisore, il Direttore responsabile provvederà a sostituirlo.
48. Il Comitato di Direzione può chiedere agli Autori, ai Revisori, a tutti i soggetti che operino presso gli organi editoriali della Rivista, o che collaborino con essa a vario titolo, una dichiarazione a tal riguardo ed eventuali integrazioni.
49. Al fine di gestire in modo trasparente, responsabile e corretto le diverse ipotesi di conflitto di interessi, chiunque può segnalarle via email (ildirittodegliaffari@gmail.com or info@e-p-a-p.com) precisandone la natura, i termini, l’origine e la portata.
50. Salvo quanto stabilito al precedente punto 47, il Comitato di Direzione, a seguito dell’analisi della documentazione fornitagli, potrà rilevare che un conflitto di interessi non è sanabile. In tal caso il Comitato di Direzione sarà autorizzato ad adottare le misure necessarie per tutelare il buon funzionamento della Rivista, comunicando le proprie determinazioni ai diretti interessati.
51. I conflitti di interesse che coinvolgano un membro del Comitato di Direzione saranno discussi dinanzi al Direttore responsabile coadiuvato da tre membri del Comitato di Redazione, estratti a sorte. I conflitti di interesse che coinvolgano il Direttore responsabile saranno discussi dinanzi al Comitato di Direzione coadiuvato da tre membri del Comitato di Redazione, estratti a sorte.
COPYRIGHT E LICENZA
52. Il copyright dei contributi pubblicati sulla Rivista rimane in capo agli Autori.
I contributi sono pubblicati sotto licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC-BY-4.0).
53. Gli autori si impegnano ad acquisire i consensi e le liberatorie per la eventuale pubblicazione di testi, dati, immagini, grafici, inseriti nei loro contributi, nel rispetto del vigente diritto d’autore, degli standard disciplinari consuetudinari e di eventuali vincoli legati al diritto di riservatezza.