Abuso dello strumento concordatario e dichiarazione di fallimento
Cassazione civile, sez. I Roma · 16 Maggio 2017
La sentenza è stata resa in un caso in cui una Srl chiedeva al Tribunale di essere ammessa alla procedura di concordato preventivo. Disposta l’ammissione, il commissario giudiziale evidenziava nella relazione talune criticità, per le quali la società istante rimediava formulando una proposta modificativa che lo stesso commissario giudiziale, con relazione integrativa, giudicava insufficiente a superare le criticità riscontrate, sicché il giudice delegato non dava corso alle operazioni di voto e si riservava di riferire al collegio il quale dichiarava inammissibile la proposta. Successivamente, la Corte d’appello, su reclamo promosso dalla Srl, dichiarava nullo il decreto di inammissibilità per omessa rituale instaurazione del procedimento di cui all’art. 173 l.fall. e rimetteva le parti dinanzi al Tribunale. Il giorno precedente l’udienza, la Srl depositava un’integrazione della modifica della domanda di concordato preventivo; all’esito dell’udienza il giudice delegato si riservava di riferire al collegio che revocava l’ammissione al concordato e contestualmente provvedeva con sentenza alla dichiarazione di fallimento. Contro tali provvedimenti la società proponeva reclamo il quale veniva respinto dalla Corte d’appello. Avverso la sentenza, la Srl proponeva ricorso in Cassazione.
Autore Massima Avv. Chiara Ravina
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Segnalazione Avv. Chiara Ravina
Normativa di riferimento: art. 173 l.fall.